Pedagogia
Pochi giorni fa giravo in libreria con mio fratello, che è adolescente, e mi ero offerto di regalargli un libro. Lui mi ha detto che avrebbe voluto leggere Il Codice Da Vinci perché ne aveva sentito tanto parlare ed era curioso. Io gli ho risposto che quel libro lo abbiamo già, è nella mia libreria (nello scaffale dove tengo anche vari libri di Nietzsche, qualche saggio di Bertrand Russell, un libercolo menzognero di Odifreddi, una raccolta di quei romanzi gotici inglesi dove la cattolicissima Spagna sembra sempre un luogo peggiore dell’inferno, e insomma avete capito di che roba si tratta). Lui mi ha chiesto se quando tornava giù a casa* poteva leggerlo.
Non mi è passato neanche per l’anticamera del cervello di dirgli una cosa come “ti proibisco di leggerlo”. Per tre motivi:
1) tanto, se lo vuole leggere, lo legge comunque
2) il divieto di fare qualcosa spesso aggiunge fascino e attrattiva alla cosa stessa, soprattutto nella testa degli adolescenti
3) le idee e la mentalità di quel libro si ritrovano praticamente ovunque: nei discorsi da bar, nei talk show, nelle pagine culturali dei Grandi Giornali Laici… se vietiamo di leggere danbrown, tanto vale vietare di leggere quasi tutta la stampa italiana, vietare di guardare quasi tutto quello che passa in televisione, e per carità che non ci venga in mente di azzardarci a mettere il delicato piedino fuori dal nostro piccolo e lindo e ordinato ghetto culturale.
Così a mio fratello ho detto: “guarda, io non ti consiglio di leggerlo perché è un libro di merda, quando lo leggevo io tutti quegli errori storico-concettuali mi facevano veramente incazzare. Comunque, se proprio vuoi leggerlo, allora ti consiglio vivamente di leggere dopo anche qualcosa dell’altra campana, così puoi fare un confronto.”
(per esempio, quello che avevo a suo tempo scritto qui)
È andata a finire che mio fratello ha effettivamente letto Il Codice Da Vinci, sulla stessa copia che avevo letto io, quella dove ogni tanto scrivevo delle glosse a margine quando sentivo in qualche modo il bisogno di vendicare la verità per tutte le inesattezze che trovavo. Cose del tipo:
“danbrown, ma non te l’hanno detto che non ci sono monaci nell’Opus Dei? così ti sei documentato???”
“danbrown, ma da dove l’hai cacciata questa cosa che nelle residenze dell’Opus Dei la gente dorme sui pagliericci? ma tu l’hai mai vista una residenza???”
“danbrown, ma com’è che citi il vangelo gnostico dove il tuo gesù proto-femminista dice che le donne possono andare in paradiso, e però non citi il versetto dove dice che per andarci devono diventare maschi? questo non lo devono sapere i lettori???”
Mio fratello mi ha detto che ha trovato le mie glosse molto divertenti, rendevano la lettura più interessante, e in effetti facevano risaltare come il libro fosse lievemente tendenzioso su certi argomenti. Mi ha fatto un sacco di domande sull’Opus Dei**, di cui ha letto su internet cose raccapriccianti, e ho provato a spiegargli questo e quello e quest’altro e alla fine gli ho detto:
“Senti. Tu non devi prendere per oro colato né quello che ti dico io, né quello che c’è scritto sul libro, né le infinite cazzate che qualunque sballato può scrivere su internet. Vuoi sapere come sono fatte queste persone? Te ne presento qualcuna e poi giudichi tu. Probabilmente se ne conoscessi un bel po’ ne troveresti di simpatici e meno simpatici, proprio come succede con la gente cosiddetta normale.”
Insomma, come diceva qualcuno: vieni e vedi.
Auspico, possibilmente in un futuro non troppo remoto, una collana editoriale di famosi libri anticattolici con le note a piè pagina a cura della CEI. Succederà mai?
*Mio fratello abita con i nostri genitori, in quel periodo era salito a Roma a trovarmi.
**Da studente universitario ho abitato in una residenza gestita da persone dell’opera, che continuo a incontrare tuttora, perciò conosco personalmente l’argomento. Mai visto un pagliericcio.
P.S. sono due anni esatti che questo blog esiste. Tanti auguri a me. Se anche a una sola persona è lievissimamente migliorata la vita per qualcosa che ha letto qui sopra, vuol dire che non sto scrivendo invano. Me lo auguro.
3 settembre 2007 at 14:01
E’ un augurio fondato. 🙂
Sempre ottimo, tu.
E vivi pure a Roma! Con te il raduno sarebbe più facile del previsto. 😉
3 settembre 2007 at 17:28
ciao sketman.
grazie, il tuo lavoro e’ sempre ottimo.
sono io purtroppo che ho poco tempo per leggerlo…
good Luck!
3 settembre 2007 at 21:11
#1
Grazie!
#2
Ehi… chi ti ha rivelato il mio soprannome?
4 settembre 2007 at 15:30
Sai benissimo che concordo con te su tutta la linea per quanto riguarda Il Codice da Vinci e Odifreddi…
tuttavia i libri anticattolici con note a cura CEI avrebbero poi bisogno di essere riedite con note sulle note a cura di anticattolici. XD
Mi dispiace poi molto non poter condividere con te appartamento e discussioni, ma la vita al momento pare aver preso strade senesi.
4 settembre 2007 at 18:56
E perché dovrebbe farli la CEI i commenti? Mi sembra molto più normale (e credibile) che le risposte ai libri anticristiani vengano da intellettuali “on the road” come te.
Auguri per i due anni di blog.
4 settembre 2007 at 21:05
#4
E poi le note delle note delle note. A questo punto, sono più utili e agevoli i blog.
#5
Grazie! In effetti, l’auspicio sulle note CEI era abbastanza paradossale…
5 settembre 2007 at 19:16
Hai dato moltissimo a tanti di noi, Claudio, in questi due anni. Non ti rinnovo elogi ed incoraggiamenti perchè rischierei di diventare monotona, comunque, di cuore, grazie!
“Conto su di te
perche’ tu sei mio figlio conto su di te
non pretendo e non voglio
che diventi un re
ne’ un campione sul miglio
ma soltanto che
tu faccia sempre del tuo meglio.
Conto su di te
perche’ porti rispetto a tua madre e a me
come all’ultimo insetto che ha creato Dio
e se io mi addormento prendi il posto mio
per tirare il carretto conto su di te
non scansare la lotta, conto su di te
perche’ affronti la roccia che una vita e’
e lo faccia meglio di me.
Conto su di te
perche’ studi e lavori oltre che per te
perche’ il mondo migliori e se avrai di piu’
non nasconder tesori, pensa che c’e’ un Dio
nei tuoi fratelli chiusi fuori
conto su di te
per fermare il cemento sulla prateria
dove gli scappamenti sputano follia
e mortali incidenti. Conto su di te
per salvare una trota
soffocata da una plastica idiota
conto su di te
perche’ vinca la vita e la bomba A
ammuffisca la dove sta.
Conto su di te
che hai la vita davanti
e se assomigli a me anche nei sentimenti
forse soffrirai navigando di fronte
e saranno guai difendere un’idea o un’amante
ma io sento che l’importante e’ nel cuore;
conta su di me per sbagliare ed amare
conta su di me
come io conto su di te
6 settembre 2007 at 06:56
Meno male che sono al computer e nessuno può vedermi diventare rosso fino ai calzini…
8 settembre 2007 at 09:26
Io “Il Codice Da Vinci” ce l’ho, ma l’ho solo sfogliato. E ad una prima occhiata posso dire che letterariamente vale meno di zero. Per un punto di vista anticlericale, poi, non mi rivolgo certo alla letteratura di massa.
Ovviamente sono assolutamente discorde nella scelta dell’accoppiata Brown-Nietzsche ^_^ (Odifreddi ci potrebbe stare, ma non lo conosco bene).
Vuoi sapere come sono fatte queste persone? Te ne presento qualcuna e poi giudichi tu.
Ma anche la presentazione potrebbe essere pilotata 😛
8 settembre 2007 at 17:27
Nietzsche è una spanna più in alto di danbrown quanto ad enfasi retorica e abilità letteraria, sicuramente; ma il suo filosofare è corroso dalla passione dionisiaca. Nietzsche non è tanto un ragionamento, quanto un sentimento: l’odio feroce, urlante, atroce verso tutto ciò che odora di cristianesimo.
Nietzsche è mediocre come filosofo, ma supremo come pazzo. Danbrown è solo mediocre.
8 settembre 2007 at 18:28
Certo, lo adoro proprio perché è l’anti-filosofia in persona.
E perché ti mette di fronte ad uno sforzo ermeneutico non indifferente: troppo facile leggere Nietzsche alla lettera, la sua “follia” ne esce gravemente appiattita e banalizzata.
8 settembre 2007 at 19:11
Su DanBraun taccio, perchè… mi fa venire l’orticaria. La prossima volta provo con i commenti in margine, magari mi fa sentire meglio. La mia copia l’ho messa nella biblioteca della scuola, è il modo migliore di far sì che nessuno la legga mai.
In quanto al compliblog, grazie. Ogni volta che ti leggo, mi accorgo di quanto mi manca per diventare intelligente e ciò mi è di molto aiuto contro la presunzione…
Non ti scordare Harry Potter…
9 settembre 2007 at 15:35
Al tuo blog manca una sola cosa: un bel feed RSS. Aggiungerlo ti costa un solo clic… che sia arrivato il momento? 😉
9 settembre 2007 at 19:31
Nicce e danbrown stanno benissimo vicini, pure odicoso ^^
Auguri per i due anni 🙂
13 settembre 2007 at 21:36
#12
Ecco, però commenti del genere non mi sono di aiuto contro la mia presunzione…
#13
… per fortuna ogni tanto arrivano momenti come questo. Momenti dove l’illusione che un estraneo può avere, cioè che la mia cultura-intelligenza-etc. sia solida completa e rigorosa, viene drammaticamente infranta. Momenti in cui svelo senza pietà i miei limiti intellettuali ed esistenziali.
Insomma: che accidenti è un feed RSS?
13 settembre 2007 at 21:38
#12
Ecco, però commenti come questo non mi sono molto di aiuto per quanto concerne la MIA presunzione…
#13
… per fortuna poi però arrivano anche momenti come questo. Momenti dove l’illusione che un estraneo può avere, l’illusione che la mia intelligenza-cultura-etc. sia vasta profonda e completa, viene selvaggiamente infranta. Momenti dove i miei limiti intellettuali ed esistenziali vengono drammaticamente alla luce.
Insomma: che accidenti è un feed RSS?
30 marzo 2012 at 19:51
ridurre nietzsche alla follia e’ come ridurre wojtyla al parkinson