Cominciamo bene…
…con una segnalazione veloce.
Quei mattacchioni dell’UAAR, puntuali come i treni svizzeri ed efficienti come quelli italiani, chiamano a raccolta l’intero cosiddetto popolo laico per resistere all’oramai imminente “attacco alla legge 194”, come lo chiamano loro. Proprio così: “Parte l’attacco alla legge 194”, sparato in corpo grande come titolo, e partono in quarta pure loro promettendo di non restare inerti, paventando altrimenti un oscuro e funesto “dopo” pregno di dolorosi presagi.
Sennonché, tale chiamata alle armi linka, quale utile mezzo d’informazione, l’articolo del Corriere che illustra le parole del cardinale Ruini, reo di aver scatenato l’eccitazione laica.
Ma che ha detto, in effetti, Ruini?
“[…] si può sperare che da questa moratoria venga anche uno stimolo per l’Italia, quantomeno per applicare integralmente la legge sull’aborto che dice di essere legge che intende difendere la vita, quindi applicare questa legge in quelle parti che davvero possono essere di difesa della vita e forse, a 30 anni ormai dalla legge – aggiunge Ruini – aggiornarla al progresso scientifico che ad esempio ha fatto fare grandi passi avanti alla sopravvivenza dei bambini prematuri. Diventa veramente inammissibile procedere all’aborto ad una età del feto nella quale egli potrebbe vivere anche da solo»”
Cosa dobbiamo pensare allora di chi ha inserito la notizia? Che non si è neanche preso la premura di leggere l’articolo? Che lo ha letto, ma non ha capito il significato delle parole? (eppure “applicare integralmente” non sembra un vocabolo difficile; “progresso scientifico”, peraltro, ci riesce difficile credere che lì davvero non sappiano cosa voglia dire…)
Oppure, che l’ha letto, ma sa benissimo che a quel pubblico là – il fedele “popolo laico” – non si può andare a dire che i cattolici ora chiedono l’applicazione totale della 194, perché come la mettiamo poi con anni e anni di propaganda di disinformazione, con tutta quella montagna di panzane che ha convinto mezzo paese che la legge 194 è una legge “per” l’aborto, senza se e senza ma? Che si racconta poi a tutti i “razionali”, gli “scettici”, che vogliono difendere la legge senza neanche averla mai letta, ché tanto si erano fidati di come gliel’avevano descritta i propri guru? (eh già, “beati coloro che credono senza aver visto”…)
Ah, ne vedremo delle belle. Buon anno a tutti.
2 gennaio 2008 at 19:56
Caro Claudio,
la reazione dell’Uaar è ciò che i cattolici più avveduti immaginavano. Non conviene suscitare polveroni in materia di aborto, perchè la 194 è un buon risultato per chi cerca di difendere la vita sin dal concepimento. Purtroppo non sono le parole, anche prudenti, di Ruini il problema, ma le solite reazioni zelanti e scomposte di personaggi come Bondi. Tuttavia chi conosce la politica come Ruini sa anche a quali effetti conduce una parola in più.
3 gennaio 2008 at 09:11
Dare libera scelta è l’unico metodo per dare a ciascuno la possibilità di capire dalle proprie scelte ! Nessuno può arrogarsi il diritto di “insegnare” la vita a chichessia.
Kurtz:
Have you ever considered, any real
freedoms? Freedoms from the
opinions of others. Even the
opinions of yourself. Did they
say why, Willard? Why they wanted
to terminate my command?
3 gennaio 2008 at 09:22
Spegnete la tv, chiudete i giornali, interessatevi della vita ! Punto.
KURTZ
I’ve seem horrors. Horrors that
you’ve seen. But you have no right
to call me a murderer. You have a
right to kill me. You have a right
to do that. But you have no right
to judge me.
It’s impossible for words to
describe what is necessary to those
who do not know what horror means.
Horror. Horror has a face. And
you must make a friend of horror.
Horror and moral terror are your
friends. If they are not, then
they are enemies to be feared.
They are truly enemies.
3 gennaio 2008 at 09:30
“Nessuno mi dirà qual’è la verità perchè essa è davanti a me e la vedrò coi miei occhi !”
KURTZ
I worry that my son might not
understand what I’ve tried to be.
And if I were to be killed, Willard,
I would want someone to go to my
home and tell my son everything…
Everything I did. Everything you
saw. Because there’s nothing I
detest more than the stench of
lies. And if you understand me,
Willard, you will do this for me.
3 gennaio 2008 at 09:32
“Nessuno mi può insegnare la verità perchè essa è davanti a me e posso vederla coi miei occhi e la mia anima”
KURTZ
I worry that my son might not
understand what I’ve tried to be.
And if I were to be killed, Willard,
I would want someone to go to my
home and tell my son everything…
Everything I did. Everything you
saw. Because there’s nothing I
detest more than the stench of
lies. And if you understand me,
Willard, you will do this for me.
3 gennaio 2008 at 15:50
#1
Caro Swann (a proposito, sto finalmente leggendo Proust!),
sicuramente c’è sempre qualche rischio a toccare un tema così delicato da essere oramai diventato un vero e proprio tabù. Tuttavia io penso, e penso che abbiano pensato, che se si può salvare una sola vita umana in più, e migliorare l’applicazione della 194 troppo spesso disattesa nelle sue parti che tutelano il concepito, il polverone vale la pena alzarlo. Certo, sicuramente con molta attenzione.
#2
Colonnello Kurtz, l’orrore l’orrore d’accordo, ma se nessuno può arrogarsi il diritto di insegnare la vita a chicchessia, perchè tu mi vuoi insegnare che devo spegnere tv e giornali? E se io voglio passare la mia vita anche usando la tv e i giornali?
3 gennaio 2008 at 16:03
e dire che stanno sempre a sbomballarci co sto processo scientifico, una volta tanto che un prelato lo evoca…
auguri claudiè
3 gennaio 2008 at 16:27
“Ora non esiste equivalenza fra il diritto non solo alla vita ma anche alla salute proprio di chi é già persona, come la madre, e la salvaguardia dell’embrione che persona deve ancora diventare”.
Claudio, ma in questa ‘giustificazione’ il termine persona a che cosa si riferisce? alla persona giuridica o a un concetto filosofico (e nel caso quale)?
e su quale fondamento costituzionale la Corte ha ritenuto in base a questo concetto di persona (qualunque esso sia) di stabilire una diversa tutela del diritto alla vita?
(a me pare quasi che questo sia anticostituzionale piuttosto che il contrario)
ba
4 gennaio 2008 at 10:45
Non conoscevo questo supergruppo black metal, gli UAAR. Bel nome però…
4 gennaio 2008 at 20:00
#8
Il passo che citi è tratto dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 27 del 1975. In effetti l’uso del termine “persona” nella sentenza fu una scelta opinabile, perchè persona è termine aperto a vari piani semantici; sul piano strettamente giuridico la cosa “ci sta” (il nato ha la personalità giuridica, il concepito ha solo la soggettività), ma su altri piani – morale, ontologico, etc. – no, e il problema è appunto quando si confondono i piani.
Rimando sull’argomento al mio post sulla soggettività giuridica del concepito (link a destra, sezione “miscellanea”) per un’analisi complessiva di tutta la faccenda.
4 gennaio 2008 at 21:05
veramente mi è venuto il dubbio su questo punto proprio a partire dalle tue argomentazioni in quel post.
premessa la mia ignoranza in materia, ho sempre pensato che la Costituzione facesse riferimento ai diritti umani, e allora che c’entra questa differenza tra persona giuridica e non? (se non è troppo lunga da spiegare).
ba
4 gennaio 2008 at 22:19
Pochi se la sono letta davvero. Qualcun altro, dopo che l’avevo postata alla lettera, mi disse, piuttosto scandalizzato, che un giorno dovevamo rileggercela insieme..
Si vede che è la trascrizione, pur pedestre, di uno identificato come cristiano che la fa significare quello che non può assolutamente significare.. Mah!
Una volta solo verba volabant.. bei tempi.
5 gennaio 2008 at 08:51
#11
La Costituzione parla di diritti dell’uomo all’art. 2; altrove parla di diritti del cittadino, oppure dello straniero…
il problema è appunto che la sentenza fa rientrare la tutela del concepito nei diritti dell’uomo di cui all’art. 2, ma con un’intensità minore rispetto ai diritti della madre.
#12
Pochissimi, tra quelli che la vogliono “difendere”, e quelli che l’hanno letta non vogliono farla conoscere.
5 gennaio 2008 at 16:17
il problema è appunto che la sentenza fa rientrare la tutela del concepito nei diritti dell’uomo di cui all’art. 2, ma con un’intensità minore rispetto ai diritti della madre. dando un’interpretazione che non è contenuta nella Costituzione e dichiarando incostituzionali le altre possibili. ok, pensavo non si potesse fare.
ba
9 gennaio 2008 at 17:43
Cioe’… tu per iniziare bene l’anno nuovo ti vai a leggere il sito dell’UAAR???
Beh! te le vai a cercare. 😉
Gia’ leggere il Corriere richiede un certo sforzo…
10 gennaio 2008 at 11:10
Intanto volevo farti i complimenti, Claudio per questo blog, che ho “assaggiato” qua e là in questi giorni.
Mi hai fatto venir voglia di aprirne uno mio. Certo trovare il tempo è un problema… Vedremo.
Circa questo post, posso dire di frequentare da un po’ le Ultimissime dell’UAAR, e di averle anche commentate qualche volta. All’inizio credevo fosse un gruppo di persone abbastanza equilibrato e intellettualmente onesto, come forse sarebbe da aspettarsi in particolare da chi si professa agnostico.
Invece lì già le notizie assumono in massima parte un punto di vista anticattolico, se poi guardiamo i commenti… Sono davvero pochi quelli non ideologici e rispettosi, come richiederebbe il loro stesso regolamento. Insomma un news-blog piuttosto fazioso.
Tutto ciò denota la tensione spesso rabbiosa e dogmatica che molte di quelle persone hanno, volta a dimostrare che credere è un male, e la Chiesa Cattolica è “Il” male.
Quasi sempre si legge dai commentatori il ricorso, a volte anche superficialotto e banalizzante, ai soliti argomenti dell’inquisizione, delle crociate, dei flussi monetari vaticani, della pedofilia dei preti, ecc., spesso indipendentemente dalla notizia commentata, e ciò sarebbe quasi comico quando gli argomenti delle notizie non fossero seri.
Certo la colpa è mia, dovevo aspettarmelo sapendo che tra i presidenti onorari figurano persone come Odifreddi o la Hack (anche gradevoli nei loro campi, tuttavia grottesche quando parlano di fede), ma leggere attacchi gratuiti, ripetuti e al limite dell’offensivo mi ha fatto un po’ male, perché io amo la Chiesa, con le sue grandezze e le sue miserie: è la mia famiglia.
Forse la cosa buona di questa mia esperienza è di aver trovato il tuo blog a seguito del tuo commento sulla 194, come anche, qua e là, altre persone credenti con le palle (passami l’espressione) e frequentanti il sito UAAR. Non so quanto lo frequenterò ancora, sicuramente seguirò più volentieri le tue pagine…
Saluti,
Andrea Pontalti
10 gennaio 2008 at 17:36
Nel complimentarci per il Vostro Blog e per la passione che da esso emerge, vorremmo comunicarvi la nascita di un nuovo sito – http://www.benecomune.net – nato per ospitare commenti su temi di attualità, redatti da studiosi e professionisti.
Nell’invitarVi a visitare il sito, Vi chiediamo cortesemente di contribuire di persona alla diffusione di questa iniziativa, segnalandola ad amici e conoscenti.
Qualora lo vogliate, è possibile altresì scaricare il nostro banner, cliccando sulla voce “disclaimer” nella nostra Home-Page.
La redazione Vi ringrazia per l’attenzione e Vi invita a scriverci, per ogni eventuale comunicazione, ciccando sulla voce “contatti” del sito.
Buona lettura.
La Redazione
18 gennaio 2008 at 21:32
#15
Non sono i sani ad avere bisogno del medico, ma i malati…
#16
Grazie per i complimenti. Se leggendo questo blog ti viene voglia di aprirne uno tuo (per me è stata la stessa cosa), sarò onorato!