FlashForward

FlashForward

 

 

Ho cominciato a seguire FlashForward, la nuova serie della ABC, e sembra bella e interessante e tutto quanto, però c’è qualcosa che mi perplime.

 

L’idea base della serie è che all’improvviso tutta l’umanità nello stesso istante perde coscienza per 2 minuti e 17 secondi, durante i quali ciascuno “ricorda” un evento che non appartiene al passato ma al futuro di circa sei mesi dopo. Si tratta insomma di un flashforward (in avanti), il contrario di un flashback (all’indietro).

Dopo l’esperienza collettiva bisogna anzitutto fronteggiare le emergenze improvvise, perché il blackout globale ha provocato catastrofi immani, incidenti d’auto ovunque nel mondo, incendi, aerei contro palazzi, morti a decine di migliaia. Passato il momento di panico però ciascuno deve fare i conti con l’acquisita consapevolezza del proprio futuro e con le conseguenze che questa ha sul proprio presente: la single che sarà incinta e non sa di chi, la donna sposata che starà con un altro e mette in discussione il suo matrimonio, il quasi suicida che sarà vivo e felice, quello che non vede niente e teme che tra sei mesi sarà morto, etc. Oltre a tutto ciò la serie segue le vicende del protagonista agente dell’FBI il quale indaga sul possibile complotto che ha provocato il flashforward mondiale.

 

Bastano questi pochi cenni per capire che ci sono evidenti collegamenti con LOST: l’uso stesso del termine e del concetto di flashforward, quella che potremmo generosamente chiamare “filosofia di fondo” (destino VS libero arbitrio), un paio di attori in comune. È chiaro che la ABC cerca con FlashForward di bissare il successo di LOST e riempire il vuoto che lascerà quest’ultima serie, che è arrivata all’ultima stagione, attirando tutti i fan disperati perché non potranno più perdersi nei meravigliosi rompicapo mentali dell’Isola per eccellenza.

 

 

Però c’è un’incongruenza che non mi spiego. Secondo la trama, ogni persona sulla terra ha “ricordato” un evento che vivrà il 29 aprile 2010. Ebbene, in quegli eventi futuri quasi tutti staranno facendo cose assolutamente usuali, camminare, lavorare, andare in bagno, eccetera.

Questa cosa mi sembra molto strana, perché se io ora vedessi un momento del mio futuro che accadrà il tale giorno alla tale ora, verosimilmente poi arrivando a vivere quel momento lo riconoscerei. Cioè il 29 aprile 2010 probabilmente non farei altro che pensare “accidenti, è quel giorno che ho visto sei mesi fa, sto facendo proprio quella cosa che avevo visto”. E poi, arrivato al momento topico, è lecito presumere che sarei in certa misura emozionato.

Invece i flashforward di FlashForward sono, per la maggior parte e con alcune eccezioni, di una banalità tipicamente appartenente all’ordinaria normalità della vita di tutti i giorni.

 

La cosa potrebbe spiegarsi se il flashforward mostrasse un futuro lineare che però sarà modificato dal verificarsi del flashforward stesso.

Cioè: oggi (x) io vedo un futuro (x+1) che chiamerò futuro Alpha e che è il mio futuro come tenderebbe a verificarsi se gli eventi seguissero il loro corso “naturale”. Tuttavia, il fatto stesso che oggi io abbia visto il mio futuro Alpha modifica il mio comportamento attuale, perché ad esempio sapendo che sarò ucciso se girerò a destra è naturale che io abbia almeno la tentazione di girare a sinistra, e in ogni caso le modifiche sul comportamento altrui avranno influenze sul mio e viceversa.

E allora, siccome sono le persone a determinare gli eventi e non viceversa, il mio futuro non sarà (x+1 Alpha) ma bensì (x+1 Beta), e il flashforward che ho visto non si verificherà, ma sarà soltanto l’avvertimento di un futuro che è possibile ma di fatto lasciato comunque al libero arbitrio del veggente (ovvero all’incrociarsi e reciproco influenzarsi del libero arbitrio di tutte le persone sulla Terra).

 

Questa teoria mi piacerebbe molto, ma purtroppo non regge. Perché nella sceneggiatura di FlashForward c’è un paradosso, tipico di quando si va ad alterare il tessuto della causalità del continuum spaziotemporale, e cioè che il futuro mostrato dai flashforward è un futuro nel quale sono già inscritte le conseguenze del verificarsi del flashforward stesso.

Per chiarire: la dottoressa sposata vede un futuro nel quale non sta più con suo marito, ma ama un altro uomo, uno che neanche conosce. Ma più avanti lei fa effettivamente conoscenza di quest’uomo, che è il padre di un bambino che lei ha curato per essere rimasto ferito in un incidente provocato dal blackout globale. Ovvero: lei non avrebbe mai conosciuto quest’uomo in assenza del flashforward, il quale dunque mentre avveniva nel presente era già il passato del futuro (si capisce ciò che ho scritto?).

La cosa diventa addirittura ridondante con il protagonista agente dell’FBI, il quale nel proprio flashforward si trovava/si troverà davanti alla parete del proprio ufficio dove ha appuntato tutti gli indizi sull’indagine che ha per oggetto la causa del flashforward stesso. Sicché, e gli autori stanno un po’ abusando di questo comodo determinismo, troppo spesso il solerte detective per fare passi avanti nell’indagine può ricordare “ah già, questo indizio era appeso al muro nel mio flashforward, dunque adesso lo appendo al muro e investigo su di esso”. Problema dell’entropia a parte, così è troppo facile.

 

 

A questo punto l’incongruenza di cui dicevo resta intatta, e spero che in qualche modo sia risolta perché altrimenti mi diminuirebbe alquanto il valore dell’insieme (non puoi inventare una trama che si basa sull’alterazione del continuum temporale e poi perderti così nei fondamentali, o almeno non puoi farlo se non vuoi scendere ai livelli a cui è tristemente sceso Heroes).

Comunque FlashForward finora si fa guardare molto volentieri, non so se arriveremo ai livelli di LOST ma non si può avere tutto. Avanti così verso il futuro.

 


20 responses to “FlashForward

  • utente anonimo

    Si ma se tu sveli la trama e dici cosa vedremo *flashforward* a noi cosa rimane se la serie non l-abbiamo vista.
    Anche tu predetermini il nostro futuro non dandoci scampo.
    Oh ti ha preso proprio…..

    Goodliving

  • quidestveritas

    Grande Claudio!
    Io sto guardando ancora la 5a serie di Lost e già si scherza molto con l’avanti-indietro, e con "quel che è successo, è successo", vedremo dove ci areremo…
    Ho anche sentito parlare di FF. Probabilmente volevano solo utilizzare lo schema di Lost, speriamo che non si incartino come in Heroes.

  • utente anonimo

    una domanda sorge spontanea: le profezie divine sono del primo o del secondo tipo? o di un terzo tipo?
    ba

  • ClaudioLXXXI

    #1
    Non ho svelato praticamente niente… questo è solo l’inizio, nulla che non sia già chiaro dalla prima puntata.
    Vedila, merita.

    #2
    Quid, la 5 stagione di Lost ogni tanto è difficile a farsi seguire, ma abbi pazienza, il finale… WOW!!!

    A proposito, ma lo sai che poi ho visto tutto Alias? Ci devo fare un post!

    #3
    Questa è un’ottima domanda! A naso direi del secondo tipo, perchè Dio dall’eternità vede il passato e il futuro "a colpo d’occhio", ma forse la risposta non è così semplice. Ci devo pensare. Suggerimenti?

  • quidestveritas

    E quando è accaduto che il finale non sia stato…WOW! ?? 🙂

    Claudio, mi devi fare assolutamente un post su Alias!
    Io ogni tanto ci penso, ma poi ritengo di non essere abbastanza oggettiva 🙂 Intanto me lo sto gustando in lingua originale… Aahhh, i temi di Lost in uno stato embrionale…LOL!

    Ho sentito parlare di una serie tv interrotta dopo la prima serie, ma che forse ti/ci piacerà: The Kings…Conosci?

  • utente anonimo

    forse alcune profezie divine sono intimidatorie e altre sono definitive… oppure in una stessa profezia ci possono essere insieme alcune cose su cui Dio è disposto a trattare e altre di cui dobbiamo solo prendere atto…
    anzi, se la rivelazione cristiana è completa e definitiva avremmo forse anche un criterio (in teoria) per sapere quali sono quelle su cui in partenza non è disposto a trattare…

    ba 🙂

  • utente anonimo

    però ci sarebbe anche da considerare che ogni limite ha una pazienza! per esempio ci potrebbe essere un tempo di grazia finito e quindi un tempo in cui si scatena la viuleeenz
    sempre ba

  • ClaudioLXXXI

    AAAH! Kings!

    Kings era una cosa meravigliosa. La trasposizione in un mondo contemporaneo della storia biblica di Re Saul e Davide. Un mondo ucronico in cui Saul governa un paese che ha i carri armati, i telefonini, le macchine e tutto il resto. Ho visto la prima e unica stagione ed è stata bellissima.
    Purtroppo la serie ha fatto ascolti molto bassi perchè è stata poco pubblicizzata (come mai?), addirittura nella pubblicità non si mai spiegato ai potenziali spettatori che la storia s’ispirava alla Bibbia (come mai??), e il risultato si è visto…
    che rimpianto.
    Da fare un post.

    # ba
    C’è da dire che le profezie di cui parlavo nel post si basano sulla reazione di una persona che è nel tempo di fronte alla consapolezza di un qualcosa futuro.
    Insomma, cosa faresti ora se qualcuno ti dicesse "farai ciò"? Compiresti quell’azione perchè la vuoi compiere o perchè ti sei convinto di doverla compiere? Ma allora è una profezia autoavverante?
    (è una questione finora molto ben trattata in FlashForward)

    nel caso della profezia divina invece mi pare che Dio non dica tanto "ecco tu farai", ma "ecco Io farò". "La vergine concepirà". L’uomo prende atto di questo e deve rafforzare la propria speranza, non mettere in questione il proprio libero arbitrio.

  • FedericoFasullo

    Mamma mia, anche io dopo la prima puntata ho iniziato ad avere dei ripensamenti immensi su questa serie. Io non sono riuscito a trovare una giustificazione plausibile. E’ veramente agghiacciante, come facevi notare te, ai livelli di Heores di cui non sto seguendo la quarta stagione, troppo deluso dalla terza.
    E’ una serie veramente pensata ad arte per attirare il pubblico, ma assolutamente implausibile sul piano pratico. Io non so quanto potrà reggere senza cadere nel ridicolo.
    Il fatto che il futuro possa essere ineluttabile non mi piace per niente, posso fare la cacca due minuti e mezzo più tardi senza che la realtà collassi….
    L’unica che mi possa venire in mente è questa: tutti hanno avuto una visione di un futuro inconsapevoli, ovvero hanno visto quale sarebbe stato il loro futuro senza però aver vissuto in prima persona la "premonizione". Questo spiega perché si sono visti mentre facevano cose abituali e non straordinarie: il futuro è sviluppato su una vita normale ed èquindi  logico che il salto temporale sia avvenuto su una realtà totalmente ordinaria e "incontaminata" dall’ossessione di una premonizione.
    L’unico che resta fuori dalla lista è il detective che si trova di fronte al tabellone delle indagini sul flash forward. L’unica spiegazione vagamente plasibile si spiega con il fatto che esistono persone in grado di compiere azioni straordinarie e che quindi Joseph Fiennes fosse in grado di operare all’interno del futuro-premonizione-noncontaminato. Cioè che in qualche maniera lui (o pochi altri) fossero già in grado di avere un futuro diverso, consapevole, al contrario del resto della popolazione mondiale che ha visto una vita inconsapevole del salto in avanti.
    E’ così forzata come spiegazione che mi fa tristezza.
    Continuiamo a vedere un po’ come procede, devo ancora *coff coff* la terza puntata :s

  • utente anonimo

    <i>nel caso della profezia divina invece mi pare che Dio non dica tanto "ecco tu farai", ma "ecco Io farò". "La vergine concepirà". L’uomo prende atto di questo e deve rafforzare la propria speranza, non mettere in questione il proprio libero arbitrio.</i>
     
    Vero. Rispetto alla trama di FFWD sembra anche a me che nella profezia divina non c’è tanto "ecco tu farai" quanto "ecco Io farò", però a volte Dio condiziona la profezia alla risposta umana "se il mondo si convertirà ci sarà pace, se no ci sarà una guerra ancora peggiore" . Ma allora quanto della profezia è mutabile e quanto è immutabile? La profezia delle piaghe d’Egitto dice al Faraone "ecco tu non ti convertirai e ci saranno le piaghe" oppure "convertiti, affinché le piaghe non ci siano"? La profezia immutabile era solo che Israele uscisse dall’Egitto ("ecco io farò…uscire il popolo dall’Egitto") o era necessario che ci fossero anche le piaghe?
    ba partito per la tangente

  • utente anonimo

    ops non avevo notato il nuovo editor…

  • utente anonimo

    p.s. forse faccio un uso eccessivo di punti di domanda… non sentirti obbligato a rispondere
    sempre ba

  • Faber18

    …e io che ero venuto a segnalarti una serie che speravo non conoscessi ancora!

  • ClaudioLXXXI

    #9
    Questa cosa che FF dopo il pilot si rivela una delusione la sto leggendo da parecchie parti.
    Il problema è che l’idea di base è estremamente affascinante, ma finora i personaggi sono praticamente a empatia zero, il protagonista è un fessacchiotto che non sa fare altro che sfruttare la botta di culo del proprio flashforward e dire "ah già questo indizio era sul muro perciò appendiamolo al muro".
    Se a uno piacciono le speculazioni sulla natura del tempo e il libero arbitrio, ancora ancora, ma se tutto il telefilm sarà così… insostenibile.
    Non siamo ancora ai livelli della stagione 3 di Heroes, che ha segnato un nuovo termine di paragone verso il basso (che tristezza! La prima stagione era così bella e l’hanno rovinata a quel modo!), ma insomma.

    # ba
    E’ vero ma in questo caso, in cui Dio mette l’uomo di fronte a un’alternativa, non penso che si possa parlare di profezia.
    Casomai è interessante perchè in questi casi Dio mette l’uomo di fronte a un bivio del quale, essendo presciente, conosce già la strada che sarà presa. Ma non può evitare di farlo perchè altrimenti violerebbe il libero arbitrio del suo interlocutore.
    Mutatis mutandis, penso sia molto alla lontana come se qualcuno viaggiasse indietro nel tempo e parlasse con sè stesso: il vecchio sa già cosa risponderà il giovane, ma deve fare la domanda o il dialogo non potrà svolgersi come lui lo ha già vissuto.

    Comunque dell’esempio del faraone e delle piaghe d’egitto si parla nel libro "Fiabe d’entropia" di Franco Cordero, il quale sostiene che il passaggio nel medioevo era estremamente discusso perchè fondamentale nella dialettica determinismo – libero arbitrio che all’epoca teneva banco nella speculazione cattolica prima della Riforma (dopo finisce perchè chi crede al determinismo è protestante). In particolare si discuteva del significato di non ricordo quale versetto secondo cui "Dio indurì il cuore del faraone", da cui si inferiva (almeno stando a come Cordero ricostruisce il dibattito storico) che Dio aveva già scritto tutte le parti del dramma e il faraone non aveva mai avuto possibilità di scegliere.
    Specifico che Cordero non è fonte affidabile, il suo è un libro costruito sulla tesi che Dio se esiste è un sadico determinista psicopatico, e la Chiesa era ed è come il Partito di 1984. Tutta l’erudizione che c’è in quel malloppone andrebbe controllata attentamente perchè mi sono accorto che l’autore gioca un po’ con le fonti, e poi fondamentalmente malinterpreta la questione del libero arbitrio perchè non riesce a capire la differenza tra il tempo e l’eternità.

    #13
    Troppo tardi 🙂

  • berlic

    Ho avuto un flashforward. Tu scriverai un post sulla fine di Lost. Poi tornerai indietro nel tempo e ucciderai mio nonno perchè non ti possa scrivere il commento successivo in cui ti svelo la fine di Lost. 

  • ClaudioLXXXI

    Anche io ho un flashforward: prenderò la tastiera e la userò per distruggere lo schermo, esasperato dall’editor per i commenti di splinder!!!  

  • noradlf

    Mannaggia, che angoscia.

    Per fortuna, come dice Galadriel, quello che conosciamo del futuro sono soltanto le possibilità.

    Ciao, Umberta
    🙂

  • utente anonimo

    …lo stesso giochetto con cui ci hanno gabbato in Minority report…

    giggi76

  • ClaudioLXXXI

    Vabbè ma lì aveva un senso, si giocava tutto sul paradigma dell’impredicibilità del volere umano, e poi Tom Cruise sarà pure un pazzo di scientology ma recita come recita

    comunque la puntata migliore finora è stata "The Gift", l’unica a parte il pilota veramente bella, invece l’ultimo episodio è stato un pacco colossale. Il protagonista da prenderlo a calci per quanto è idiota. La cosa che dal filmato di sorveglianza vedono il simbolo sull’anello ma ancora non ricostruiscono il volto del Sospetto Zero è una cazzata così stratosferica che non esistono parole per commentarla.
    Spiace dirlo ma FlashForward sta diventando la dimostrazione da manuale di come puoi avere un’idea geniale per una serie e sputtanarla mischiandola con una sceneggiatura balorda.

  • utente anonimo

    Sottoscrivo in pieno. Ma poi hanno trovato quei maledetti piloni e li stanno ignorando… Boh, veramente assurdo, lo vogliono tirare per le lunghe perché evidentemente deve durare 24 episodi. Secondo me avrebbero fatto una figura più discreta con una miniserie da 6 o 12 episodi…

    F. Fasullo

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