La fiaccola dell’anarchia
Amleto si chiama Jax ed è un motociclista con il look da Kurt Cobain, la Marlboro sempre accesa e la carica di vicepresidente del Club. Sua madre si chiama Gemma ed è una vera tamarra di provincia americana con la pistola nella borsetta, la menopausa in arrivo e la preoccupazione che il figlio segua nel Club le orme del suo attuale marito. Il quale si chiama Clay, è il presidente del Club e il boss della città e tratta l’uno e l’altra con pugno di ferro in guanto di velluto, anche se le mani cominciano a soffrire l’artrite perché la vecchiaia è una stronza senza cuore implacabile. Il fantasma è un libro scritto dal defunto padre di Jax, primo marito di Gemma e fondatore del Club, morto in circostanze ignote, il quale vi aveva riversato tutta la sua amara delusione per ciò che era diventato il suo Club. Jax trova il libro e comincia a leggerlo e a farsi troppe domande.
E il Club, il sogno di Jax da tutta la vita, il mitico Club, il Club è il Sons of Anarchy Motorcycle Club Redwood Original, detto anche SAMCRO o Sam Crow. Ufficialmente un club di hippy appassionati di motociclette, tatuaggi, sbronze, squinzie ragazze di facili costumi. Non ufficialmente una gang criminale che traffica armi, chiede il pizzo, picchia, ricatta, uccide. La loro storia è la storia di Sons of Anarchy, la serie televisiva creata da Kurt Sutter già creatore di The Shield, la cui trama si districa tra guerre di delinquenti ed echi scespiriani. Una storia di libertà, di prepotenza, e dei confini labili tra le due cose. Una storia in cui non ci sono né bianchi né neri, ma solo diverse tonalità di grigio, e tutti sono a un tempo corrotti e corruttori.
Ma soprattutto la storia del conflitto di Jax, diviso tra un lato violento che vuole assecondare la ferocia di Clay e un lato buono che vorrebbe riportare il SAMCRO nei binari dell’idealismo originario. All’inizio della serie la sua parte buona è come assopita ma successivamente, vuoi perché gli affari sporchi del Club si complicano e gli eventi precipitano, vuoi per l’influenza del dattiloscritto di suo padre, e vuoi perché Jax è appena diventato a sua volta papà, la sua coscienza si risveglia progressivamente. In tutta la prima stagione, durante ogni episodio, Jax legge dei passi del libro che lo fanno ripensare e guardare con occhi nuovi a ciò che ha visto e ciò che ha fatto e ciò che ha lasciato succedere, e non sono belle cose (es. cancellare il tatuaggio del SAMCRO dalla schiena di un traditore… CON LA FIAMMA OSSIDRICA). Il libro è il vero personaggio fantasma della serie, carico di sogni e sentimenti, utopie di libertà assoluta, tristezza per aver visto la perversione di questa libertà, ammaestramenti morali derivanti dall’esperienza.
Ma pensiamoci bene: poteva forse andare diversamente? È mai andata diversamente? No. Tutti i profeti della libertà assoluta hanno sempre lasciato in eredità al mondo la violenza: la libertà senza regole e senza morale, la libertà affidata solo all’arbitrio e al sentimentalismo dell’uomo (come massa o come individuo), è sempre diventata la libertà dei forti di sottomettere i deboli, e la libertà dei deboli di… essere sottomessi, derubati, sfruttati, torturati, ammazzati.
Nella storia la fiaccola dell’anarchia ha sempre fatto divampare l’incendio della violenza, e ad esserne bruciato è sempre chi non può replicare con altrettanta violenza. Succedeva ieri, succede oggi. Per questo temo chi parla di libertà ma non parla mai di responsabilità, perché o gioca con i fiammiferi o è un altro piromane.
13 novembre 2009 at 23:36
Non c’è bisogno di spiegare la citazione del titolo, suppongo…
16 novembre 2009 at 11:54
Direi proprio di no!
17 novembre 2009 at 14:05
Anche se non penso che il nostro avesse in mente certi usi.
Hai in mente qualcuno, scrivendolo? 😉
18 novembre 2009 at 12:33
Avevo in mente moltissime persone, tra cui anche una nostra comune conoscenza del web. In genere pensavo a tutti quelli per cui libertà vuol dire prepotenza.
18 ottobre 2010 at 21:01
Ma perché nella seconda foto c'è la moto di Hell Rider? XD lasciamo sta'.
L'unica cosa che mi ha dato fastidio di questa serie (perché doveva per forza finire nel buonismo) riguarda la droga. Mi rifaccio a Luttazzi che in un monologo diceva che la mafia è stata resa "romantica" con i film de "il padrino": la mafia fa un sacco di cose cattive, ma la droga non la tocca, no quella no, e quindi assume una posizione quasi nobile. Lo stesso vale per SAMCRO (associazione di stampo mafiosa, famiglia, pizzo, ecc): fanno un sacco di cose cattive ma lo droga no, loro non spacciano, lo stesso Jax non è mai stato visto nemmeno fumare (canne). Ma va be' sarebbe stata l'assoluta perfezione avere una serie veramente realistica. E comunque mi piacciono lo stesso anche i film de "il padrino".
La cosa che veramente mi colpisce di questa serie è il montaggio per niente scontato e spesso difficile da seguire: non ammette distrazioni, poche volte fanno il punto della situazione e ogni scena è parte integrante della trama. la scena è sempre chiara nel complesso ma poche volte arriva un deus ex machina che spiega cosa è accaduto, vengono messi tutti gli elementi, e li fanno quadrare subito ma non te ne deve sfuggire neanche uno.
Un esempio a caso: la cicatrice in mezzo al petto di Gemma. Non ti dice mai perché ce l'ha ma è in bella mostra nella sigla (e per tutto il resto della serie) ma sai che c'è un difetto congenito ereditario in quella famiglia.
Sono queste piccolezze che la rendono veramente una serie sopra i canoni medi del piattume farraginoso che si vedrebbe altrimenti.
E poi è una serie interessante senza dover propinare colpi di scena eclatanti, quindi basta.
Sul discorso dell'anarchia tendenzialmente hai ragione ma perché questa utopia non può funzionare per la massa, perché l'assenza di leggi è la presenza di un unica legge (quella del più forte), ma l'anarchia può esistere in piccoli gruppi o comunque come fenomeni isolati e molto distanti dall'idea di base ecc. John Teller è disilluso ma non ha perso di vista il suo obiettivo, ha lasciato un seme che cresce in Jax. C'è speranza.
sono stato prolisso ciao D:
20 ottobre 2010 at 20:44
Hell Rider? Eh?
Sulla droga, non voglio spoilerare, ti dico solo: guarda tutte le puntate successive!
D'altra parte non è così irrealistico come può sembrare, i SAMCRO campano non già di pura prepotenza ma anche grazie a un certo consenso popolare (come la mafia) e all'appoggio sottobanco del capo della polizia (come la mafia?) e questo consenso lo conservano proprio perchè in qualche modo devono "servire" la comunità in cui vivono. Se si mettessero a spacciare a Charming, le cose per loro alla lunga peggiorerebbero.
L'anarchia purtroppo per funzionare presuppone un fondamento che da sola non può garantire, ovvero un forte codice etico, senza il quale inevitabimente degenera in prepotenza del più forte. Se non ricordo male Tolkien diceva che il suo ideale politico era o l'anarchia ("intesa filosoficamente come abolizione di ogni controllo, non come uomini barbuti che lanciano bombe") o una monarchia nella quale tutti conoscessero di persona il re e potessero controllare con i propri occhi se si comportava bene.
(come hanno fatto allora i neofascisti del dopoguerra ad eleggere Tolkien come loro bandiera culturale? Bella domanda!)