La traduzione giusta

LA TRADUZIONE GIUSTA

 
 
Non so se avete letto o sentito il discorso di Benedetto XVI al Bundestag, il Parlamento tedesco. Vorrei dire che è un discorso eccezionale per  profondità e lucidità storica, ma la frequenza con cui questo papato produce simili discorsi può inflazionare l’aggettivo “eccezionale”. Mi limiterò dunque a dire che è un discorso che merita altamente di essere letto. Mi ha colpito in particolare questo passaggio:
 
Togli la giustizia  – e allora che cosa distingue lo Stato da una grossa banda di briganti?” ha sentenziato una volta sant’Agostino. Noi tedeschi sappiamo per nostra esperienza che queste parole non sono un vuoto spauracchio. Noi abbiamo sperimentato il separarsi del potere dalla giustizia, il porsi del potere contro la giustizia, il suo calpestare la giustizia, così che lo Stato era diventato lo strumento per la distruzione della giustizia – era diventato una banda di briganti molto ben organizzata, che poteva minacciare il mondo intero e spingerlo sull’orlo del precipizio. Servire la giustizia e combattere il dominio dell’ingiustizia è e rimane il compito fondamentale del politico. In un momento storico in cui l’uomo ha acquistato un potere finora inimmaginabile, questo compito diventa particolarmente urgente. L’uomo è in grado di distruggere il mondo. Può manipolare se stesso. Può, per così dire, creare esseri umani ed escludere altri esseri umani dall’essere uomini. Come riconosciamo che cosa è giusto? Come possiamo distinguere tra il bene e il male, tra ciò che è veramente giusto e ciò che può solo sembrarlo?
 
Ma qui c’è un problema di trasposizione linguistica.
Dove io ho scritto giustizia con il rosso, la traduzione ufficiale italiana – cfr Foglio, Avvenire, Vatican.va, – ha tradotto con la parola “diritto”:
 
Togli il diritto – e allora che cosa distingue lo Stato da una grossa banda di briganti?” ha sentenziato una volta sant’Agostino. Noi tedeschi sappiamo per nostra esperienza che queste parole non sono un vuoto spauracchio. Noi abbiamo sperimentato il separarsi del potere dal diritto, il porsi del potere contro il diritto, il suo calpestare il diritto, così che lo Stato era diventato lo strumento per la distruzione del diritto – era diventato una banda di briganti molto ben organizzata, che poteva minacciare il mondo intero e spingerlo sull’orlo del precipizio. Servire il diritto e combattere il dominio dell’ingiustizia è e rimane il compito fondamentale del politico. In un momento storico in cui l’uomo ha acquistato un potere finora inimmaginabile, questo compito diventa particolarmente urgente. L’uomo è in grado di distruggere il mondo. Può manipolare se stesso. Può, per così dire, creare esseri umani ed escludere altri esseri umani dall’essere uomini. Come riconosciamo che cosa è giusto? Come possiamo distinguere tra il bene e il male, tra il vero diritto e il diritto solo apparente?
 
L’unica occorrenza della parola “giusto” è quella che ho segnalato in verde (non vi confondete con tutti questi colori!); per il resto si usa la parola diritto anche nella citazione di Agostino, che io conoscevo già, ma proprio nella versione “secondo giustizia”.
 
Il fatto è che, con tutto il rispetto e salvo confutazione da traduttori più autorevoli ed esperti del sottoscritto (non ci vuole molto, visto che… beh… non so il tedesco), questa resa non mi convince pienamente.
Tutto il discorso di B16 si gioca precisamente sulla dicotomia tra il diritto positivo, la legge, e il diritto naturale, la giustizia; nell’attuale linguaggio italiano, a mia conoscenza (correggetemi se sbaglio), la parola “diritto” da sola è più vicina al primo che non al secondo significato.
E il problema non è se lo Stato sia senza diritto nel senso di ciò che è legale (il regime nazista aveva una legislazione formalmente ineccepibile), bensì se sia senza diritto nel senso di ciò che è giusto.

 
Ho controllato la versione inglese del discorso e qui si ha
 
Without justice – what else is the State but a great band of robbers?”, as Saint Augustine once said. We Germans know from our own experience that these words are no empty spectre. We have seen how power became divorced from right, how power opposed right and crushed it, so that the State became an instrument for destroying right – a highly organized band of robbers, capable of threatening the whole world and driving it to the edge of the abyss. To serve right and to fight against the dominion of wrong is and remains the fundamental task of the politician. At a moment in history when man has acquired previously inconceivable power, this task takes on a particular urgency. Man can destroy the world. He can manipulate himself. He can, so to speak, make human beings and he can deny them their humanity. How do we recognize what is right? How can we discern between good and evil, between what is truly right and what may appear right?
 
Le cose si complicano: justice per la citazione agostiniana, right per tutto il resto, compresa quella che nella versione ufficiale italiana è stata la sola occorrenza ad essere resa con “giusto”.
Per quanto ne so io, justice e right sono semanticamente più vicini al concetto di giustizia che di diritto (right or wrong, giusto o sbagliato); ma il mio inglese non è perfetto, e comunque questa è pur sempre un’altra traduzione.
 
A questo punto, pur non conoscendo il tedesco, mi vado a leggere il testo originale:
 
Nimm das Recht weg – was ist dann ein Staat noch anderes als eine große Räuberbande”, hat der heilige Augustinus einmal gesagt. Wir Deutsche wissen es aus eigener Erfahrung, daß diese Worte nicht ein leeres Schreckgespenst sind. Wir haben erlebt, daß Macht von Recht getrennt wurde, daß Macht gegen Recht stand, das Recht zertreten hat und daß der Staat zum Instrument der Rechtszerstörung wurde – zu einer sehr gut organisierten Räuberbande, die die ganze Welt bedrohen und an den Rand des Abgrunds treiben konnte. Dem Recht zu dienen und der Herrschaft des Unrechts zu wehren ist und bleibt die grundlegende Aufgabe des Politikers. In einer historischen Stunde, in der dem Menschen Macht zugefallen ist, die bisher nicht vorstellbar war, wird diese Aufgabe besonders dringlich. Der Mensch kann die Welt zerstören. Er kann sich selbst manipulieren. Er kann sozusagen Menschen machen und Menschen vom Menschsein ausschließen. Wie erkennen wir, was recht ist? Wie können wir zwischen Gut und Böse, zwischen wahrem Recht und Scheinrecht unterscheiden?
 
Ove si vede che ricorre incontrastato il termine Recht e composti vari.
Ahimè, i primi traduttori online che trovo mi riportano tranquillamente un elenco di possibili significati, tra cui proprio “giustizia” e “legge”, senza specificare quale sia il più aderente (di solito dovrebbero coincindere, il problema è quando non lo fanno); e non possedendo un vocabolario autorevole di tedesco, non posso approfondire come vorrei.
Non mi resta che chiedere aiuto alla mia germanofona prediletta, anche se forse – dati i suoi non idilliaci trascorsi con l’idioma teutonico – non ne sarà entusiasta. Pazienza.
 
Cari lettori, e voi cosa dite?  Giustizia o diritto?
Aiutatemi!
(Help me!)
(ehm… Helfen Sie mir?)


22 responses to “La traduzione giusta

  • ClaudioLXXXI

    Che poi all'inizio non doveva neppure essere questo, l'argomento del post, io volevo partire da quel brano per parlare di un'altra cosa. Poi però mi ha colpito l'uso del termine "diritto" e mi sono posto il problema, ho pensato di fare una nota in un commento, e prima che me ne accorgessi mi è scappato il post… L'argomento originario alla prossima volta.

  • ago86

    Permetti che posti questa tua riflessione in un forum che conosco?

  • Lucyette

    Aehm, tu devi avere delle strane predilezioni in fatto di germanofoni: io conosco decentemente la grammatica e magari sarei in grado di tradurre il testo, ma non sono minimamente in grado di mettermi a disquisire fra le varie sfumature di significato di un vocabolo 😉
    Posso solo confermare che il "recht" in verde, was recht ist?, è un aggettivo e quindi significa senz'altro giusto. Per tutto il resto dei Recht e derivati, onestamente non ho proprio idea di quale sia il significato migliore… Posso solo dire che il mio dizionario di Tedesco traduce "Recht" innanzi tutto con "giustizia", e solo dopo, come secondo significato, con "giurisprudenza"… ma non posso proprio dir di più.
    Mi spiace!

    Però posso correggerti l'Helfen Sie mir finale: penso che sia più giusto "Helft mir", a meno che tu non mi stia dando del Lei 😉
    Ah, e aggiungici il "bitte". I Tedeschi dicono sempre "bitte" (per favore).
    Un imperativo senza il bitte lo puoi usare solo se sei un kapò dispotico, oppure un derelitto in fin di vita che sta disperatamente chiedendo aiuto.
    Per il resto, a quanto pare, il "bitte" ci va sempre… 😉

  • guercio89

    nemmeno io conosco il tedesco ma ho fatto un giro sul dizionario hoepli e c'è poco da fare Recht lo traduce proprio come diritto
    http://dizionari.hoepli.it/Dizionario_Tedesco-Italiano/parola/recht.aspx?idD=7&Query=Recht&lettera=R
    inoltre anche wikipedia conferma questa interpretazione del termine
    http://de.wikipedia.org/wiki/Recht
    la pagina corrispondente in italiano è proprio quella del diritto

  • anonimo

    Caro Claudio,
    i miei studi di tedesco sono lontani nel tempo e caotici, quindi prendi cum grano salis quanto segue.
    Direi che effettivamente Recht maiuscolo e' il diritto (e quindi la traduzione right in inglese e' corretta), mentre minuscolo, come si diceva, e' un aggettivo, che dovrebbe dire la stessa cosa. Ovviamente l'inglese puo' mantenere la stessa traduzione (right sostantivo e aggettivo), mentre l'italiano ha difficolta' a mantenere l'equivalenza (per noi l'aggettivo "diritto" ha un altro significato) e quindi si e' ricorso al "giusto". La scelta si puo' discutere, ma probabilmente e' coerente con l'intenzione di Ratzinger che, in questo passo, gioca con la sovrapposizione fra i significati di diritto e giustizia.
    Tuttavia, justice per Recht mi sembra proprio sbagliato, perche' il testo usa Gerechtigkeit per giustizia solo una riga prima (die Zerstorung der Gerechtigkeit).
    Ciao,
    GB 

  • anonimo

    Claudio, i tuoi thread volano sempre più alti, così alti che iniziano ad essere TROPPO alti per la nostra umile comprensione 🙂

    Però l'osservazione che fai sul diritto naturale mi pare sensata. B16, come lo chiami tu (pare il nome di una bevanda alcolica!), nei suoi discorsi ha sempre fatto riferimento al diritto naturale, come quell'insieme di regole intangibili e in un certo senso presistenti al diritto inteso come prodotto della ragione umana, tanto che è possibile un conflitto tra legge e diritto naturale. Pertanto può essere che l'interpretazione del discorso più coerente con questa impostazione sia da preferirsi.

    p.s. Rimango basito da una cosa: ma la Santa Sede, proprio per evitare problemi interpretativi di tale tipo, non pubblica una sua traduzione ufficiale per ogni discorso del Papa?

    Se si instaurasse una prassi del genere, verrebbero evitati incidenti come quello ormai tristemente famoso che si ebbe in occasione del discorso di Ratisbona. Incidente, peraltro, cercato e voluto dai soliti estremisti musulmani.

    Un saluto a tutti

    Sparviero

  • guercio89

    GB prendo atto delle tue osservazioni, in effetti non avevo fatto caso alla lettera maiuscola ora che me lo fai notare ho visto che avevo cercato proprio il termine con la lettera maiuscola e infatti cercando con la minuscola le cose cambiano un pò:

    http://www.dizionario-tedesco.com/dizionario-tedesco.php?id=DRECHT1

  • ClaudioLXXXI

    #2 ago
    no problem, anche per qualsiasi altro post.

    #3 Lucyette
    Ecco, non avevo neppure idea del fatto che in tedesco gli aggettivi hanno la minuscola e i sostantivi la maiuscola!

    #4 guercio89
    Non avevo pensato a vedere su wikipedia, anche se preferirei una fonte più affidabile. Però effettivamente l'hoepli sembra tagliare la testa al toro – ma perchè gli dà il plurale neutro?

    #5 GB
    Ok grazie.
    La traduzione ufficiale è grammaticalmente ineccepibile (avrebbe dovuto essere ovvio, ma dopo la faccenda del prostituto/prostituta di un annetto fa, non lo davo tanto per scontato…)
    Probabilmente sono io che associo alla parola "diritto" una concezione troppo strettamente legalitaria (summus ius summa iniuria, eccetera)

    #6 sparviero
    spero tu stia scherzando 🙂
    verosimilmente Recht in tedesco, almeno nell'accezione ratzingeriana, è più vicino al diritto naturale che al diritto positivo. Ho imparato qualcosa!
    La traduzione ufficiale esiste (si può leggere sul sito del vaticano, che ho linkato), ma in passato non ha dato sempre prova di ineccepibilità…

  • HAL9000

    A proposito di traduzioni strane…
    http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/papa-el-papa-pope-germania-germany-alemania-8386/
    "meglio agnostici in ricerca che finti credenti"
    Ma come fa un agnostico ad essere in ricerca se per definizione non si pone il problema dell'esistenza di Dio?

  • cecilia2day

    HAL, chi ti ha raccontato che un agnostico non si pone il problema di Dio?
    Casomai non si dà risposta definitiva e decisiva per la propria vita.

    Se vogliamo parlare di definizioni, dobbiamo prima conoscerle 😉

  • nihilalieno

    Che io sappia, tedesco o non tedesco che sia il Papa, la lingua ufficiale che fa fede per i documenti pontifici è il latino… perciò oserei dire di guardare pure quello.

  • guercio89

    HAL9000
    controlla questa traduzione:
    http://www.news.va/it/news/il-papa-ad-oltre-100-mila-fedeli-che-hanno-parteci

    “In die Sprache der Gegenwart übersetzt könnte das Wort etwa so lauten: …
    Tradotta nel linguaggio del nostro tempo, l’affermazione potrebbe suonare più o meno così: agnostici, che a motivo della questione su Dio non trovano pace; persone che soffrono a causa dei nostri peccati e hanno desiderio di un cuore puro, sono più vicini al Regno di Dio di quanto lo siano i fedeli ‘di routine’, che nella Chiesa vedono ormai soltanto l’apparato, senza che il loro cuore sia toccato dalla fede”.

  • ClaudioLXXXI

    #9 HAL9000
    Sottoscrivo Cecilia. Chi ti dice che l'agnostico sia per forza uno che non si pone il problema Dio?
    Io, quand'ero agnostico, me lo ponevo.

    #11 nihil
    Non ho capito se sei ironica ma hai ragione, purtroppo sul sito del Vaticano i discorsi di questo viaggio non sono tradotti in latino!

  • HAL9000

    Evidentemente mi sono fidato di una definizione errata! Ciao a tutti!

  • berlic

    Q: What do agnostic, insomniac dyslexics do at night?
    A: Stay awake and wonder if there's a dog.

    Grazie, grazie Claudio. Era una vita che cercavo il post adatto per questa….

    Scherzi a parte, mi colpisce l'etimologia: "diritto", "dritta", "right" "recht"; qualcosa che non è storto, che non è tortuoso, che è diretto (appunto).
    Avvocati, prendete nota…;-)

  • ClaudioLXXXI

    D'ho… ho dovuto rileggerlo per tre volte prima di capirla! Bellissima!

  • anonimo

    Riferendosi a Orwell, secondo cui eliminando le parole pericolose si eliminano le relative idee, devo dedurre che solo per un italiano Diritto e Giustizia sono cose diverse….
    Meditate gente meditate…..

  • AlphaT

    Commento solo ora perchè non hai l'RSS funzionante (mettilo per favore!) o perlomeno quello di Splinder non mi funge, e quindi capito su queste pagine a caso quando mi ricordo.

    La traduzione non si fa in base al dizionario, ma interpretando il pensiero di chi parla.
    Se invece che in Tedesco BXVI avesse parlato in Zafundlo, e la parola da tradurre fosse stata Xoplozomp invece di Recht, e le due alternative italiane fossero comunque diritto e giustizia, io che non so il Tedesco e mi sono appena inventato il Zafundlo, ti dico che in questo caso, conoscendo Ratzinger, Xoplozomp si traduce Giustizia, punto e basta.

  • AlphaT

    Correggo, adesso l'RSS di Splinder di questo blog mi funziona.

    BTW, mi viene da aggiungere una cosa al discorso.
    Non tutti i totalitarismi sono della stessa specie. Mi sembra di poter dire che effettivamente i nazisti piegavano la legge al loro comodo, anche facendo il contrario di ciò che essa prevedeva, rimanendo lettera morta. Al contrario di altri regimi che vogliono imporre il diritto che nasce dall'ideologia come potenza suprema (ed anche se si piega a favore degli Stalin di turno, questo non deve figurare).
    Quindi nel contrasto tra "facciam quel che ci pare" e "l'Idea prima di tutto", i primi avrebbero già ridotto la loro perniciosità venendo limitati da una aderenza al diritto.

  • ClaudioLXXXI

    Hai ragione AlphaT, e la traduzione "diritto" mi lascia ancora un po' perplesso, ma arriva un momento in cui bisogna anche fidarsi di chi ha più competenza di noi…

    non ho capito la distinzione che fai tra i totalitarismi

  • anonimo

    Claudio non vorrai mettere con il regime totalitarista vaticano….

  • Anonimo

    bellissimo post

Ciao. Se vuoi commentare, accomodati. Non c'è bisogno di nome o e-mail, non c'è approvazione preventiva, no censura. Hai il libero arbitrio e io lo rispetto, anche se potresti usarlo male. Ricorda però che la libertà implica la responsabilità. Se sei un troll, ignorerò i tuoi commenti - a meno che tu non faccia un flood. Se pensi che quel che dico è sbagliato, fammelo notare. Attenzione però, perchè chiunque tu sia, se non sei d'accordo con me, proverò a convincerti del contrario. Qui il dialogo non sono belle chiacchiere per scambiarsi "secondo me" e sentirsi più buoni e tolleranti: qui il dialogo serve a cercare, trovare, amare la Verità.