God bless America

Omne regnum divisum contra se, desolabitur

 E sì, nonostante le recenti brutte notizie.
Non sono un particolare conoscitore di cose d’oltreoceano, ma a me il cattolicesimo americano sembra anni luce più vitale e fortificato di quello italiano. Nonostante il contesto difficile, o forse proprio a causa di esso.
Traduco questo breve articolo della CNA (Catholic News Agency):

L’Arcidiocesi di Boston ha confermato che non permetterà ad un prete austriaco di tenere una conferenza nella proprietà vescovile, a causa delle sue opinioni che dissentono dall’insegnamento cattolico.
“È la politica dell’Arcidiocesi, e la pratica generalmente accettata nelle diocesi di questo paese, di non permettere alle persone di tenere conferenze in parrocchie cattoliche o comunque durante eventi legati alla Chiesa, se queste persone promuovono posizioni che sono contrarie all’insegnamento cattolico” ha affermato il portavoce Terrance Donilon in una dichiarazione rilasciata alla C.N.A.

Padre Helmut Schüller, che intendeva parlare alla Parrocchia di Santa Susanna di Dedham il 17 giugno, è il fondatore della “Iniziativa dei Parroci Austriaci”, un gruppo fondato nel 2006 che invoca l’eliminazione del celibato per i preti, l’ordinazione delle donne, e altre cose contrarie alla dottrina cattolica.
A questo scopo,
Schüller ha invocato una “chiamata alla disobbedienza” – ovvero il rifiuto di accettare i principi fondamentali della fede cattolica – per “riformare” la Sposa di Cristo.

Il Vescovo Ausiliario di Boston, Mons. Walter Edyvean, la scorsa settimana ha contattato la Parrocchia di Santa Susanna per notificarle che il Cardinale O’Malley [tra i papabili all’ultimo conclave, NdC] non avrebbe permesso al prete di parlare “in nessuna parrocchia cattolica, perché espone convinzioni che sono contrarie agli insegnamenti della Chiesa Cattolica”, come ha riportato il National Catholic Reporter il 24 giugno.

Tra le organizzazioni che sponsorizzano il tour di Schüller, denominato “Il punto critico cattolico”, ci sono Conferenza per l’Ordinazione delle donne e Chiesa Futura. Entrambe promuovono iniziative contrarie agli insegnamenti cattolici.
Il tour di questo prete si terrà dal 16 luglio al 6 agosto e include fermate a New York City, Baltimora, Detroit, Denver e Los Angeles. Tutte le tappe eccetto Detroit avranno luogo in locali messi a disposizione da chiese protestanti [chissà come mai?, Ndc].
Al momento di pubblicazione di questo articolo, Padre 
Schüller è ancora atteso per parlare nella parrocchia di San Simone e Giuda, nella città di Westland (Detroit), il 26 luglio.

Padre Schüller precedentemente è stato il direttore della Caritas austriaca e il vicario generale dell’Arcidiocesi di Vienna fino al 1999, quando è stato licenziato dal Cardinale  Christoph Schönborn. Nel 2012, il Vaticano ha revocato il suo titolo di monsignore.

 O’Malley got balls.
Mica si mette paura delle campagne stampa di Repubblica (o il New York Times, stesso livello).

In Italia, invece, abbiamo le filosofe abortiste che sono invitate al festival biblico e i preti eretici che hanno gli onori funebri dal capo dei vescovi…


14 responses to “God bless America

  • ishramit

    Se po’ fa a cambio? Un Bagnasco per Dolan, qualcun altro per O’Malley…

  • ago86

    Almeno lì le gerarchie non sono succubi del buonismo e del “dialogo a tutti i costi”. E’ una buona notizia, visto quello che aspetta loro nel prossimo futuro.

  • apocalipsis iesu christi

    che cosa aspetta loro nel prossimo futuro?

  • ClaudioLXXXI

    Ishramit, magari, ma poi poveretti gli americani.

    ago: probabilmente quel prossimo futuro aspetta anche noi. Chissà, forse allora chi di dovere si darà una svegliata.

  • Matteo Dellanoce

    Al momento Cafarra e Negri iniziano a legnare … se poi penso che a Lodi è venuto invitato dal MEIC, Mancuso mi viene da prendere a calci in culo chi dico io!!!

  • uelbec

    bene america ma in europa dobbiamo temere il destino dell’olanda http://www.ilfoglio.it/soloqui/18842

  • ClaudioLXXXI

    Non sapevo cosa fosse il MEIC. Sono andato sul sito e già vedendo il “progetto Concilio” tutto scritto in burocratese ecclesialese stretto non ho avuto una buonissima impressione. Se poi mi dici che hanno invitato anche Mancuso, ecco, mi sa che non mi perso molto.

    Avevo già letto quell’articolo. Se è vero solo la metà di quello che dice Meotti, è un quadro agghiacciante. L’unica cosa positiva è che “Anche i cattolici progressisti stanno scomparendo”. Forse, distrutte le macerie, si potrà ricostruire – scimitarra permettendo.

  • ClaudioLXXXI

    Mah. Io condivido questo commento su Messainlatino: i lefebvriani hanno fatto un colossale autogol e si sono incamminati sulla strada dell’eresia aperta. Avevano il Papa più bendisposto che potessero sognare e hanno sprecato l’occasione.
    Peccato, in tutti i sensi.

    http://blog.messainlatino.it/2013/06/econe-festa-della-madonna-del-perpetuo.html

  • vincenzillo

    In America è molto più sviluppato il senso della proprietà. Ciò che è mio è mio e ci faccio quello che voglio, ciò che è tuo è tuo e ci fai quello che vuoi. Questo semplice fatto è un argine naturale e solidissimo contro il buonismo, l’idolatria del dialogo e la falsa idea di apertura mentale, tre sciagure che invece da noi hanno campo aperto e falsano già in partenza il nostro dibattito.

  • cosa e' tuo?

    Nel 1854 il “Grande Padre Bianco” di Washington (il presidente degli Stati Uniti d’America) si offrì di acquistare una parte del territorio Indiano e promise di istituirvi una “riserva” per il popolo “pellerossa”. Ecco di seguito, la risposta di Capo Seattle, considerata ancora oggi la più bella e la più profonda dichiarazione mai fatta sulla visione della vita.

    “Come potete acquistare o vendere il cielo, il calore della terra? L’idea ci sembra strana. Se noi non possediamo la freschezza dell’aria, lo scintillio dell’acqua sotto il sole come e’ che voi potete acquistarli? Ogni parco di questa terra e’ sacro per il mio popolo. Ogni lucente ago di pino, ogni riva sabbiosa, ogni lembo di bruma dei boschi ombrosi, ogni radura, ogni ronzio di insetti e’ sacro nel ricordo e nell’esperienza del mio popolo. La linfa che cola negli alberi porta con sé il ricordo dell’uomo rosso. Noi siamo una parte della terra, e la terra fa parte di noi. I fiori profumati sono i nostri fratelli, il cavallo, la grande aquila sono i nostri fratelli, la cresta rocciosa, il verde dei prati, il calore dei pony e l’uomo appartengono tutti alla stessa famiglia. Quest’acqua scintillante che scorre nei torrenti e nei fiumi non e’ solamente acqua, per noi e’ qualcosa di immensamente significativo: e’ il sangue dei nostri padri. I fiumi sono nostri fratelli, ci dissetano quando abbiamo sete. I fiumi sostengono le nostre canoe, sfamano i nostri figli. Se vi vendiamo le nostre terre, voi dovrete ricordarvi, e insegnarlo ai vostri figli, che i fiumi sono i nostri e i vostri fratelli e dovrete dimostrare per i fiumi, lo stesso affetto che dimostrerete ad un fratello. Sappiamo che l’uomo bianco non comprende i nostri costumi. Per lui una parte di terra e’ uguale all’altra, perché e’ come uno straniero che arriva di notte e alloggia nel posto che più gli conviene. La terra non e’ suo fratello, anzi e’ suo nemico e quando l’ha conquistata va oltre, più lontano. Tratta sua madre, la terra, e suo fratello, il cielo, come se fossero semplicemente delle cose da acquistare, prendere e vendere come si fa con i montoni o con le pietre preziose. Il suo appetito divorerà tutta la terra e a lui non resterà che il deserto. Non esiste un posto accessibile nelle città dell’uomo bianco. Non esiste un posto per vedere le foglie e i fiori sbocciare in primavera, o ascoltare il fruscio delle ali di un insetto. Ma forse e’ perché io sono un selvaggio e non posso capire. Il baccano sembra insultare le orecchie. E quale interesse può avere l’uomo a vivere senza ascoltare il rumore delle capre che succhiano l’erba o il chiacchierio delle rane, la notte, attorno ad uno stagno? Io sono un uomo rosso e non capisco. L’indiano preferisce il dolce suono del vento che slanciandosi come una freccia accarezza la faccia dello stagno, e preferisce l’odore del vento bagnato dalla pioggia mattutina, o profumato dal pino pieno di pigne. L’aria e’ preziosa per l’uomo rosso, giacché tutte le cose respirano con la stessa aria: gli animali, gli alberi, gli uomini, tutti respirano la stesa aria. L’uomo bianco non sembra far caso all’aria che respira. Come un uomo che impiega parecchi giorni a morire resta insensibile alle punture. Ma se noi vendiamo le nostre terre, voi dovrete ricordare che l’aria per noi e’ preziosa, che l’aria divide il suo spirito con tutti quelli che fa vivere. Il vento che ha dato il primo alito al Nostro Grande Padre e’ lo stesso che ha raccolto il suo ultimo respiro. E se noi vi vendiamo le nostre terre voi dovrete guardarle in modo diverso, averne cura in modo sacro e considerarle un posto in cui anche l’uomo bianco possa andare a gustare il vento reso dolce dai fiori del prato. Considereremo l’offerta di acquistare le nostre terre. Ma se decidiamo di accettare la proposta io porrò una condizione: l’uomo bianco dovrà rispettare gli animali che vivono su questa terra come se fossero suoi fratelli. Che cos’e’ l’uomo senza gli animali? Se tutti gli animali sparissero, l’uomo morirebbe di una grande solitudine nello spirito. Poiché ciò che accade agli animali prima o poi accade anche all’uomo. Tutte le cose sono legate tra loro. Dovrete insegnare ai vostri figli che il suolo che essi calpestano e’ fatto dalle ceneri dei nostri padri. Affinché i vostri figli rispettino questa terra, dite loro che essa e’ arricchita dalle vite della nostra gente. Insegnate ai vostri figli quello che noi abbiamo insegnato ai nostri: la terra e’ la madre di tutti noi. Tutto ciò che di buono arriva dalla terra arriva anche ai figli della terra. Se gli uomini sputano sulla terra, sputano su se stessi. Noi almeno sappiamo questo: la terra non appartiene all’uomo, bensì e’ l’uomo che appartiene alla terra. Questo noi lo sappiamo. Tutte le cose sono legate fra loro come il sangue che unisce i membri della stessa famiglia. Tutte le cose sono legate fra loro. Tutto ciò che si fa per la terra lo si fa per i suoi figli. Non e’ l’uomo che ha tessuto le trame della vita: egli ne e’ soltanto un filo. Tutto ciò che egli fa alla trama lo fa a se stesso. C’e’ una cosa che noi sappiamo e che forse l’uomo bianco scoprirà presto: il nostro Dio e’ lo stesso vostro Dio. Voi forse pensate che adesso lo possedete come volete possedere le nostre terre ma non lo potete. Egli e’ il Dio dell’uomo e la sua pietà e’ uguale per tutti: tanto per l’uomo bianco quanto per l’uomo rosso. Questa terra per lui e’ preziosa. Dov’e’ finito il bosco? E’ scomparso. Dov’e’ finita l’aquila? E’ scomparsa. E’ la fine della vita e l’inizio della sopravvivenza”.

  • vincenzillo

    cosa è tuo?, “”Come potete acquistare o vendere il cielo, il calore della terra?””

    Veramente io pensavo più a una sala dell’oratorio, tipo un 15 metri per 15, o al massimo un piccolo auditorium da qualche centinaio di posti, qualche caraffa di tè preparato dalla signora Williams e biscotti della vedova Alderton. Insomma, cose così.

  • ClaudioLXXXI

    Vincenzillo, concordo all’incirca, anche se pure gli americani hanno i loro radical chic, intellettuali socialisteggianti, hippies canuti, occupy questo e quell’altro, eccetera. Ma resta una differenza di fondo basilare: per il loro pensiero comune “di popolo”, prima viene la società (e l’individuo in essa inserito) e solo poi viene lo Stato.
    Per inciso, tutto il dibattito sulla libera circolazione delle armi non potrà mai essere capito se non si considera che gli USA nascono come ribellione allo Stato (inglese), è nel DNA di ogni cittadino americano il timore che dallo Stato ci si ritrovi a doversi difendere. E forse non è un timore poi così inattuale.
    Io poi ho anche il sospetto che i cattolici americani, abituati a doversi far spazio tra tante confessioni protestanti, abbiano per “evoluzione della specie” la scorza più dura della nostra (dico di noi italiani, dove per inerzia cristianesimo vuol dire ancora cattolicesimo… almeno fino ad adesso)

    “cosa è tuo?”, alias “IOR”, alias “paolopancio” (e questi sono solo quelli per l’IP che hai usato adesso, uno dei tanti), questo commento non te lo cancello perché una volta tanto non è del tutto OT. Come da regola sotto, se mi inondi il blog con i tuoi commenti da troll io te li cancello: non mi piace farlo, non godo a limitare la libertà d’espressione altrui, ma anni di blog mi hanno insegnato che per tutelare la libertà di tutti a volte bisogna esercitare l’autorità e limitare la libertà di qualcuno (ovvero, di chi vuol fare il prepotente e calpestare la libertà degli altri). Forse anche io ho un senso molto sviluppato della proprietà.
    Con tutto il rispetto per Capo Seattle a cui hanno fregato la terra, “considerata la più bella e la più profonda dichiarazione mai fatta sulla visione della vita”, da chi, dai panteisti? La terra non è né mio fratello né mio nemico. La terra è fatta per l’uomo e non l’uomo per la terra, perciò sì, può essere posseduta e compravenduta e usata. Con giudizio.

  • from beijing with love

    buonasela glande signole di bloggo!! noi gia complato quasi tuta cita di plato! e stale complando con giudizio molta tella edifcabile in tellitolio italiano! noi fale di voi nostli nativi italiani e mettele in liselva!! noi cinesi confuciani panteisti!!! tu no sapele ma noi essele 1 cinese su 5 tellestli. tu italiano sei 1 tellestle su 116. tu catolico dici noi no fale piu abolto e noi alola diventale in dieci anni 1 cinese ogni 2 tellestli e tu 0 italiano ogni 1 cinese. ola capisci che tu non potele fale conselvatole e catolico insieme. tu decidele e lisolvele contladizione che fala fale te glande falimento. ola tu cancela ma tu fale liflesione su palole di cinese.

  • djembe marimbambuto

    sgusa badrone anghe io volio dire una gosa ghe di fa benzare. grande padre vrangesgo e’ sdado gridigado dal gendrodesdra e desdra esdrema berghe ha deddo barole di aggolienza grisdiana verzo noi migradi disberadi e berghe ha faddo abbrezamendo di ramadan. in bardigolare il buana gigghiddo ha faddo un disgorzo laigisda di sebaramendo sdado e ghiesa e si e’ breso le dirade di oregghie di familia grisdiana ma gigghiddo non ha faddo un basso indiedro e ha ribadido ghe il baba no deve miga fare di guei disgorzi. non barliamo boi della desdra leghisda e forza nuova e gasabaund ed gedera. ora volio ghiedere, siede siguri ghe il grisdianesimo sda a desdra? buo ezere ghe no sda a desdra. a desdra sda i bodere aggendrado. grande padre vrangesgo bare ghe no volia bodere gome biage a desdra fagisda. benzadegi bene!!
    aldra gosa ghe volevo dire e’ voi dide noi no usade gabbuggeddo di goma ghe dovede fare fili in guandida’ anghe se vi viene la idiese. noi infaddi fagiamo fili e guasi oniuno ariva a drenda anni e ha almeno nove fili e ne fa angora aldri se gamba biu di drenda ani, berghe drenda anni sono eda’ media gui nel afriga. bero voi bianghi buana ogidendali arivade drenda anni e nesun filio? voi brendende da noi gosa ghe voi non fade. voi asbedade forze di fare gondisioni egonomighe biu rigghe ber mandenere gome borghese. alora berghe noi no fade asbedare fare gondisioni di benesere gome voi ma gi imbedide di usare gabbuggio? voi bianghi asbeda e noi no buo asbedare? buana vi lamendade di noi ghe siamo dandi e vi invadiamo. vi lamendade anghe di noi ghe fagiamo moldi fili guando ziamo in deridorio vosdro e prendiamo la gidadinansa ma voi fade bogo fili italiani. broblema vosdro ghe siede gome bambini e invege di fare snuff snuff gon molie pe fare bambini voi perdede il dembo a legere le gazzade di navi e marinari.
    ora io vi insenio grande verida di nosdro grande sagio kamhjl langwohne ghe un giorno ha deddo dogliede i libri ale femine e guelle dornano a fare i fili. giusdo ma vale anghe per buana biango ghe legge drobbo e no fa snuff snuff. budda via sdubidi raggondi e fai snuff snuff co dua molie invege di dire a me ghe mi devo moldibligare ma boi non ge sbazio dove mi meddere gomodo gome sei gomodo du.
    no gabisi ghe du vuoi due gose ingombadibili? o sdiamo gomodi due o nesuno. se gomodo solamende du sabbi ghe arrivera giorno ghe du sbarisge berghe di esdingui con due mani sdesse. giao buana rigorda ghe mondo grande e vario e du gonosce solo boghi medri guadri e gonosce anghe male.

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